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La prevenzione delle patologie cardiovascolari e la riduzione della mortalità correlata

Data:

4 Ottobre 2022

Orario:

ORE 12.00

Luogo:

Palazzo della Regione Lazio, Sala Tevere

CONFERENZA STAMPA

 

I rischi pandemici si sono sommati ai trend socio-demografici delle economie avanzate – quali l’invecchiamento della popolazione e la crescita delle malattie croniche – andando così ad incidere profondamente sulla domanda di servizi sanitari. È ormai evidente la necessità di strategie ed interventi miranti ad implementare i programmi di prevenzione, affinché si possa intervenire su ampie fasce di popolazione per andare a migliorare le condizioni di salute complessive e contrastare l’incidenza di quelle patologie definite big killers, come le malattie cardiovascolari e le patologie oncologiche. 

Secondo i dati del Rapporto “State of Health in the EU – 2021”, pubblicato dall’OCSE, le morti in Italia dovute a eventi acuti ischemici e ictus rappresentano il 18,7% dei decessi totali (seguite dai decessi per Coronavirus, 10% e per cancro al polmone, 5,3%). Lo stesso rapporto sottolinea come in media in Italia circa 300 ospedalizzazioni ogni 100mila abitanti siano da considerarsi “evitabili”. Oltre l’80% di tali ricoveri sono dovuti a patologie o eventi acuti cardiovascolari e a patologie correlate (come il diabete).

Nel Lazio, come evidenziato dal “Piano Regionale della Prevenzione (PRP) 2021-2025”, approvato con delibera 21 dicembre 2021, n. 970, e secondo i dati pubblicati da Open Salute Lazio (OSL), nel 2020 le patologie del sistema cardiocircolatorio rappresentano la principale causa di ricovero in Regione, pari al 17,7% di tutti i ricoveri ospedalieri. Esse si configurano dunque come la principale causa di morte (21.554 decessi, pari al 36,3% del totale). 

Diventa dunque fondamentale implementare strategie e politiche che consentano una migliore definizione dei fabbisogni di salute sul medio-lungo termine e una più accurata allocazione delle risorse economiche, umane, scientifiche al fine di garantire la sostenibilità dell’ecosistema della salute. 

Occorre dunque riflettere sui possibili benefici di una strategia di salute di popolazione (population health) che preveda azioni su larga scala basate sull’ottimizzazione dei percorsi di prevenzione e di diagnosi-cura per il paziente, sulla valorizzazione degli strumenti digitali e dell’utilizzo dei dati, rafforzando le azioni di sensibilizzazione della popolazione e di formazione del personale medico-sanitario. 

Interviene:

Alessio D’Amato – Assessore alla Sanità Regione Lazio
Massimo Annicchiarico – Direttore Generale Programmazione Sanitaria Regione Lazio
Valentino Confalone – Country President Novartis Italy

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